SkipBack • Come eravamo

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Parafrasando Woody Allen: Dio è morto, Marx è morto e anche Lou Reed ha appena fatto un disco con i Metallica.
(Per la cronaca, chiunque sia curioso o semplicemente masochista può avere un assaggio dell’album in questione ascoltando il pezzo di lancio a questo linche qui: http://www.youtube.com/watch?v=8LWtb621DRg)

Va bene che l’inferno non esiste, ma non mi sembra il caso di approfittarsene pubblicando merda come questa, in ogni caso, se i Lourillica non si fanno problemi morali di questo tipo, non vedo perchè dovrebbero farsene gli Skip Back. Ecco perchè ho deciso di rendere pubblico questo pezzo intitolato “La storia di Bimbo Blando contro i robò”. Si tratta di un reperto storico di estrema importanza, risalente a uno dei periodi più ispirati della vita artistica della famosa band di musica latinoamericana. All’epoca in cui registrarono questo pezzo, gli Skip Back avevano da poco chiuso una pagina dolorosa, fino ad allora infatti, erano stati ostaggio del capitano Mike Sdrusna, il quale, evidentemente in preda a una crisi di identità sessuale, costringeva la band a eseguire pietose cover dei Queen.
Come era ovvio e legittimo, gli altri componenti del gruppo finirono per ribellarsi, fecero ammutinamento e ristabilirono la democrazia e il buon gusto all’interno del complesso. Ok, forse il buon gusto no, ma cominciarono a fare di testa loro, “La storia di Bimbo Blando” è uno dei primi esempi della tecnica “cominciamo a suonare alla cazzo e vediamo cosa viene fuori”, il tipo di composizione che sarebbe poi diventato il loro marchio di fabbrica. Nella traccia si possono riscontrare più o meno tutte le principali caratteristiche del tipico sound Skip Back: “testo” e “musica” improvvisati sul momento, incapacità tecnica, qualità audio pessima (il pezzo è registrato con lo storico registratore a cassette), incomprensione reciproca (da notare il finale in cui il batterista non capisce che il pezzo è finito e continua a suonare), amnesia (il protagonista del pezzo che cambia più volte nome), dislessia, perdita dell’appetito, diarrea.
La canzone è particolarmente rappresentativa dello stile degli Skip Back anche per la sua introduzione parlata, che supera in lunghezza la parte cantata, caratteristica tipica delle canzoni con Paolo Natso alla voce. A volte le introduzioni di Paolo Natso erano talmente lunghe che quando si decideva a cantare gli altri componenti si erano già stufati e smettevano di suonare, per questo ci sono pezzi in cui l’introduzione occupa i tre quarti abbondanti della canzone.
In origine, probabilmente, la traccia doveva far parte di uno dei tanti dischi leggendari degli Skip Back, ovvero quei dischi che in teoria esistono ma che in pratica nessuno sa più da quali pezzi siano composti di preciso e nessuno si è mai preso la briga di compilarli, non che abbia una grande importanza.

Di seguito potete apprezzare il testo da me trascritto (non senza difficoltà), e infine ascoltare la traccia audio. Buon ascolto e che Adriano Panatta vi protegga tutti.

La storia di Bimbo Blando contro i robot

Questa è la storia di Bimbo Blando contro i robot.
Questo accadde in un mondo lontano chiamato Kempaneta
e tutto era bello e la gente parlava,
era lunga, alta dieci metri,
erano dei robot! erano dei robot! ah!
Questa è la storia di Bimbo Blando,
era alto trentacinque metri,
ma degli infamoni dicevano che era soltanto alto dieci metri.
Un giorno, un tavolo venuto da un altro universo LE disse: (rumori incomprensibili).
Produceva rumori dalla bocca,
faceva rumori assurdi e privi di qualunque comprensione. (ancora rumori incomprensibili)
Poi un giorno lui venne da lontano e si odiò! Odiò! Odiò! Odiò!
Venne da lontano, lui si accorse che l’ogio (odio) era giusto! Giusto! Era giusto!
E l’ogio (ancora) intorno a lui, si rese conto, che aveva un nuovo personaggio da non sopportare
sono insopportabile, no, no, non mi ami, ti odio, ti odio!
Sono Gildo Blasta e distruggo il mondo! Sono Gildo Blasta e distruggo
il mondo è inutile e perverso, pieno di latticini, carne macinata
(uoteggà?) (watergate?) (rotola?) (ezbollah?) in ogni caso è ripetuto tre volte
Gildo Blasta!

P.S. Nell’ immagine a corredo dell’articolo si possono notare due robot che potrebbero anche provenire dal pianeta Kempaneta, ma più probabilmente provengono da qualche misconosciuto telefilm anni 70 sul quale non ho avuto voglia di informarmi.