LA RIABILITAZIONE DELLA SETTIMANA: “JEFFREY DAHMER”
È venuto fuori che esiste già una rubrica intitolata “La riabilitazione della settimana”, peraltro concepita poco tempo prima di quella che state leggendo. La rubrica in questione è completamente diversa, ad esempio ha veramente scadenza settimanale e poi è molto meno professionale e bella della nostra, questo almeno è quello che ha detto un tipo a cui stavo puntando la pistola.
In ogni caso per prevenire accuse di plagio la rubrica da ora in poi cambierà nome, riproviamo:
LA RIABILITAZIONE DELLA SETTIMANA PIÙ UN GIORNO: “JEFFREY DAHMER”
Ecco, tanto non è che cambi nulla, continuerà a uscire a casaccio.
Ma passiamo a parlare del tema di oggi:
Accuse infondate a Jeffrey Dahmer:
Jeffrey Dahmer, conosciuto anche come “il mostro di Milwaukee”, era un simpatico ragazzone statunitense con l’hobby degli omicidi seriali. Vero virtuoso del genere, egli era solito sottoporre le sue vittime a violenza sessuale, necrofilia, cannibalismo, squartamento e tortura, non necessariamente tutte queste cose insieme, ciò variava a seconda dell’ispirazione del momento e di quello che suggeriva il suo oroscopo settimanale. A proposito, Jeffrey era dei gemelli, un segno pieno di lati positivi, come potrete constatare informandovi sui siti specializzati in astrologia (del resto a sentire gente come Paolo Fox ogni segno zodiacale è pieno di lati positivi e personalità straordinarie… sembra che questo mondo non sia abitato che da personcine speciali).
L’infanzia di Jeffrey fu relativamente tranquilla fino all’età di circa dieci anni (secondo alcuni non è un caso che il cambiamento comportamentale coincida con l’uscita di ABC dei Jackson5), a quel punto sviluppò un carattere chiuso e apatico e iniziò a collezionare resti di animali morti che amava seppellire nel bosco o usare per fare degli scherzi a scuola — sembra la storia della mia vita — inoltre verso i sedici anni cominciò ad avere fantasie sessuali in cui l’oggetto del desiderio erano persone morte (perché, nessuno di voi si è mai sentito sessualmente attratto da Moana Pozzi o da Betty Page?), sempre a quell’età cominciò a bere pesantemente diventando ben presto dipendente dall’alcol. Questa è generalmente vista come una brutta cosa, ma non si conta che gli alcolizzati sono una componente fondamentale per l’economia, se fosse per i salutisti e gli Hare Krishna le fabbriche di alcolici e le distillerie fallirebbero e i milioni di persone che ci lavorano si ritroverebbero in mezzo a una strada.
In soldoni, la principale accusa rivolta a Jeffrey Dahmer è quella di aver massacrato in modo orribile ben diciassette persone, ma va considerato che le vittime erano omosessuali e dunque — sempre che si voglia fare lo sforzo di considerare gli omosessuali degli esseri umani — bisogna tener conto che comunque erano dei malati (come dicono autorevoli personalità come il sindaco di Sulmona e Pippo Franco) e, a meno che non fossero amici di Povia, difficilmente sarebbero guariti. Quindi Dahmer ha solo posto fine alle sofferenze di alcuni poveracci che sarebbero morti comunque, prima o poi.
Perché era una brava persona:
Jeffrey Dahmer nacque il 21 maggio 1960, una data indubbiamente caratterizzata da un’influenza positiva: nello stesso giorno dell’anno infatti nacquero alcune personalità importantissime per la storia dell’umanità, quali il filosofo e drammaturgo latino Lucio Annéo Seneca, il pittore francese Henri Rousseau e — ehm, — il cantante Marco Carta.
Il giorno della nascita di Jeffrey Dahmer sulla ruota di Bari uscirono i numeri 34 41 15 57 e 80, che sommati danno il numero 227 che guarda caso era anche il nome di una sitcom americana degli anni 80 e, guarda caso, il terzo episodio della prima serie si chiamava “Family hero”, ovvero “eroe della famiglia”. Vorrà dire qualcosa, no? (se sapete cosa, contattateci).
In ultimo, è importante notare che il nome Goffredo (corrispettivo inglese di Jeffrey) è di origini germaniche e, guarda caso, significa “in pace con Dio, amico di Dio”, e Dio gli amici se li sa scegliere.
se le fabbriche di alcolici chiudessero, milioni di persone che ci lavorano comincerebbero a bere per la disperazione e di conseguenza le fabbriche riaprirebbero.
ad ogni modo è una buona persona, perché è dei gemelli proprio come Pippo Baudo, Jeff Rimberg e Danilo di 7 anni. Poi uno che ha una passione sfrenata per gli animale è un giusto e chi ama le donne morte è un buono.
Ciò che dici sull’alcool è vero mr.hands, è un circolo viziato, è la solita storia del lemure che si morde la coda credendo di essere un cane.
Anche quellosottoiltavolo ha sempre ragione.
Quando lavoravo in BlockBuster, la mia superiore mi disse: “io della ragione me ne faccio le patate” da quel momento mi sono sempre domandato come è possibile avviare una coltivazione di patate tramite la ragione.
io me la ricordo la serie 227, era molto meglio dei robinson, ho anche letto che avrebbe ispirato gli autori di drive in e anche tuinpics.
per il resto jeffrey è un bel nome, ci volevo chiamare il mio rospo da giardino.