Dottor Jegrill e mister Beppe

In assenza di nuovo materiale improponibile nostro, improponiamo oggi un esempio di improponibilità altrui.

“Un bromuro quotidiano sponsorizzato dalle multinazionali.”

 

“Acquista un Kindle!”
Banner pubblicitario per la multinazionale Amazon, fino a poco tempo fa in testa alla home page del blog di Grillo.

 

“Più di ogni altra cosa, però, è il nazionalismo che mi manda in bestia. Il nazionalismo dello sportivo che piange all’alzabandiera, con la mano sul cuore, lo sguardo perso verso l’alto”.
Grillo sulle olimpiadi 2008 contro il loro presunto nazionalismo.

 

“Un Paese non può 
scaricare sui suoi cittadini i problemi causati da decine di migliaia di rom della Romania che arrivano in Italia. (…) Una volta i confini della Patria erano sacri, i politici li hanno sconsacrati.”
Grillo in un post del 2007 in difesa dei confini della patria, minacciata dall’ “invasione” di Rom dalla Romania.

 

“Non vincono gli atleti, ma le nazioni. E’ il trionfo del nazionalismo.”
Grillo sulle olimpiadi 2012, ancora contro il nazionalismo.

 

“La faccia ce la metto io, ce la mettete voi, ce la mettono tutti gli italiani. Ai mondiali di calcio la Nazionale è la Nazionale Italiana. Non è la nazionale della Gea. Lippi deve dimettersi. Non voglio sentire in mondovisione i fischi degli stadi tedeschi e la derisione dei giornali di tutto il mondo.
Ci stanno rubando la reputazione, quanto vale la nostra reputazione? Io voglio sentirmi orgoglioso di essere italiano, non essere spernacchiato per quattro cialtroni senza onore che infestano l’Italia. Bisogna fargli causa.”
Grillo sui mondiali di calcio 2006, sui rischi per la reputazione della nazione.

 

Grillo intento nel lancio della biowashball.

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