foto di Francesca Coppola
Lo scorso sabato 27 ottobre, presso la sede del centro culturale “corte dei miracoli” di Siena, alcuni facinorosi, (secondo alcuni riconducibili al gruppo terroristico improponibile), hanno disturbato la quiete pubblica e privata con rumori molesti e vaneggiamenti incomprensibili.
Dato che le principali forze dell’ordine erano impegnate a difendere la cittadina toscana da un improvviso attacco di rapper dai denti a sciabola il caso è stato affidato al corpo della brucopolizia.
Purtroppo come tutti sanno la brucopolizia ha l’autorizzazione a spostarsi da un luogo all’altro solo per mezzo di brucomela, i quali hanno bisogno di apposite rotaie per poter viaggiare. La costruzione delle rotaie dalla centrale della brucopolizia alla corte dei miracoli sarà completata solo fra quaranta giorni e questo con ogni probabilità non consentirà agli agenti di arrivare in tempo per poter ripristinare l’ordine pubblico.
Alcune forze dell’ordine più credibili hanno tuttavia raccolto alcune testimonianze di persone presenti agli avvenimenti e questo consente più o meno di farci un’idea di cosa sia successo quella sera terribile.
(La foto sopra è stata scattata dalla malcapitata Francesca Coppola)
Testimonianza di Pieranna Cavaldonato e Amintore Palazzuoli
Professione: Collaudatrice di wurstel lei, Mangime per anatre lui.
Per un errore dell’agenzia che ha organizzato il nostro viaggio di nozze, anziché essere recapitati a Sharm El Sheik come previsto ci siamo ritrovati alla corte dei miracoli di Siena. Li per li non ci siamo resi conto di essere nel posto sbagliato, non eravamo mai stati a Sharm El Sheik e per quanto il viaggio ci fosse parso breve non potevamo immaginare che il luogo in cui ci trovavamo non fosse altro che un centro culturale ricavato dalla struttura di un più o meno ex manicomio, anziché una rinomata località turistica egiziana posta nella parte meridionale della penisola del Sinai e bagnata dal Mar Rosso.
Fra i vari loschi figuri che si aggiravano per la struttura ha attirato in particolar modo la nostra attenzione un tizio vestito da dandy anni 30 che aveva uno sguardo da vivisezionatore di animali in via d’estinzione che ve lo raccomandiamo. Si capiva che era uno con perversioni strane.
C’era una grande stanza piena di roba assurda, fotocopie di cose raccapriccianti, pupazzi morti giganti, televisori malfunzionanti e altre cose che facevano rima in “anti”.
Poi è accaduto il peggio, alcuni energumeni vestiti da cosacchi ci hanno costretto a spostarci in un’ altra sala minacciandoci con dei pescespada e ci hanno obbligato ad assistere all’esibizione di quattro disadattati, cinque se includiamo il fonico, e si, ce lo includiamo.
Due dei bifolchi indossavano dei cappucci colorati e ricordavano un po’ i Power Rangers, un po’ i lottatori messicani, un po’ le pussy riot (ma molto meno trombabili).
Poi ce n’era uno con la faccia di scimmia e il batterista aveva una maschera tipo Jason di Venerdì 13, ma non sembrava altrettanto raccomandabile.
Hanno suonato per una ventina di minuti ma sembravano venti ore. Per dire, noi abbiamo visto anche The tree of life di Malick, ma anche se sembra impossibile vi assicuro che il concerto a cui abbiamo assistito passava peggio.
Il gruppo non aveva alcuna capacità tecnica ne dote musicale, erano totalmente scoordinati e sembrava che stuprassero i propri strumenti più che suonarli, i due cantanti urlavano come una puerpera intenta a partorire il figlio obeso di satana.
Quando tutto è finito e ci siamo accorti di essere sopravvissuti abbiamo capito di essere stati miracolati, ringraziamo pertanto la Madonna di Bubbiano in Poggio, che ci ha aiutato in quei momenti difficili, non come la Madonna di Bolgiate Marittima, che è la solita menefreghista.
Testimonianza di una sedia vuota
Professione: elemento di arredo e leader religioso freelance.
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Testimonianza della signora Bruna Papetti
Professione: ultraottantenne e groupie di Roberto.
Io di queste cose che fanno i giovani d’oggi non me ne intendo e non le capisco, a me piacciono più le canzoni dei bei tempi andati, Vecchio Scarpone, Grazie dei fior, Violino Tzigano, le belle romanze di Claudio Villa e giusto qualcosa dei Cannibal Corpse ogni tanto.
Io sono andata alla Corte dei Miracoli solo per seguire il mio Roberto, che è un po’ il mascottes del gruppo, come si dice nel linguaggio alla moda.
Il Roberto era bello e affascinante come sempre, me lo guardavano tutte. Mi ha detto che mentre lui andava a presenziare il concerto era meglio che io lo aspettassi in camerino e così ho fatto, mi sono tolta la dentiera e ho cominciato a inginocchiarmi, che con la mia età mi ci vuole un poco, sa?
Da dietro le quinte ho visto i cosiddetti musicisti che da una parte, poverini, si vedeva che lo sapevano anche loro che non erano adatti a suonare gli strumenti, avevano lo stesso sguardo spaurito che aveva la mia chiuauina Lilly quando la portai a conoscere Ercole, l’alano della Giovanna.
Il più preoccupato di tutti era quello dietro agli apparecchi elettronici, San Fufacchio mi pare lo chiamassero, che c’è da capirlo, l’idea di fare suonare quei balordi è stata sua e mi sa che con questa trovata si è rovinato un bel poco la reputazione.
C’era il cantante grosso che non faceva che sbraitare sconcerie e fare i versacci e quello con la maschera rosa gracchiava che nemmeno il digitale terrestre. Che brutte persone, guardi!
E che rumoracci poi! Quello ai tamburi faceva un trambusto che sembrava La Rosalba quando cadde dalle scale e quell’altro con la testa di gorilla straziava quella povera chitarra che secondo me dovrebbero mettere una legge che le vieta certe cose, perché anche gli oggetti hanno una loro dignità! Dico bene?
L’unico che sembrava a modo era quel giovanottino che presentava, era così elegante! Così garbato nei modi! Lo vedrei bene con l’Annalisa, che è la mia nipote. E’una bella ragazza sa? Solo che fa fatica a trovare il fidanzatino perché al giorno d’oggi i ragazzi sono superficiali, vogliono le supermodelle, basta che una abbia appena un po’ di tentacoli e non la guardano neanche.
Comunque guardi, per tornare al concerto, le dico solo che a un certo punto mi sono dovuta togliere gli auricolari.
Per fortuna non è durata tanto e il mio Roberto mi ha fatto ben presto dimenticare la brutta esperienza, se capisce cosa intendo, pensi che per poco non mi rompeva un femore.
Testimonianza di Mishka
Professione: cane di compagnia e groupie degli Skipback.
Auoooouuu auuuu
Woff! Woff!
Auuuu uoouuu
Woff!
UuUuUuUu Woff!
Uouuu!
Testimonianza di Giovanni Astrolabio
Professione: divoratore di bastoncini di pesce.
Un concerto bellissimo! Dei musicisti bravissimi, guardi, veramente! E la parte espositiva poi, che artisti! Che artisti!
Si, glielo giuro, ero al concerto degli Skipback e dei Roberto scopa le vecchie e se ne compiace alla Corte dei Miracoli, non ero in un motel a scoparmi quella biondina con il tatuaggio tribale sulla natica destra come sospetta mia moglie!
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Si ringraziano (e ci scusiamo con) i sommi sacerdoti della Corte dei Miracoli per l’incoscienza che li ha spinti ad ospitarci e San Fufano per il supporto tecnico-morale-alfanumerico e per la registrazione del concerto, che verrà trasmesso se tutto va bene alle 22.30 di mercoledì 31 ottobre da quegli altri incoscienti di Radio3 network FM 91.7 sulla Firenze-pisa-livorno. Anche loro ringraziamo.
Successivamente la suddetta registrazione sarà ascoltabile in podcast, a disposizione dei masochisti, dei curiosi e dei masochisti curiosi, sull’apposita pagina del sito di Radio3 network, ovvero:
ATTENZIONE: non è un medicinale, consultare il proprio sciamano di fiducia prima dell’assunzione, tenere lontano dalla portata di Bambi.
P.S.
Vi diciamo solo che sabato, dopo il concerto degli Skipback e dei Roberto scopa le vecchie e se ne compiace, il tempo è arretrato di un’ora. Traete le vostre conclusioni.